lunedì 13 ottobre 2008

Poste Italiane esposte per 100 Milioni su Titoli Lehman


Da finanza e mercati da un articolo pubblicato sul web, segnalatomi da un mio amico sono ventuo conoscenza di un'ulteriore rassicurazione che va ad aggiungersi alle migliaia di parole in tal senso da tutti i mass media e dai maggiori predicatori tra cui politici, banchiari, hancorman, sindacalisti, pseudoeconomisti, che dicevano un paio di mesi fa che i ribbassi borsistici erano dovuti a una leggera fluttuazione del mercato e niente a riguardo di una delle più spaventosa crisi finanziarie mondiale, per ingoranza o per viltà questo lo lasciamo alla vosta ingenua immaginazione. Oggi nel pieno della crisi continuano a dirci di credere nel mercato, di mantenere le nostre azioni, di non corre in banca, e addirittura ci consigliano quali azioni comprare, quasi fosse un eufemismo. Nella lettura di tale articolo ad opera di Fedeirica Pezzati e Carlo Festa sono venuto a conoscenza che LE POSTE ITALIANE (quelle dove i nostri pensionati hanno depositati i risparmi e quelli dei rispettivi nipotini) HANNO UN ESPOSIZIONE IN TITOLI DELLA LEHMAN BROTHERS PER 100 MILIONI DI €,

si avete capito bene la Lehman proprio quella che è fallita, per l'esattezza bond Lehman Brothers per 99 milioni. Si tratta di nove emissioni con valori compresi - a quella data - tra l'86% del nominale per il bond-2014 e il 99% del nominale dell'emissione-2008. Oggi i titoli hanno corsi indicativi al 19-20% del nominale (bell'affare). Le Poste hanno precisato che il peso dei bond Lehman sulle riserve (valori della semestrale 2008) è pari allo 0,48% circa una percentuale sicuramente minoritaria ma dato un recovery rate del 30%, peserebbero in maniera abbastanza rilevante sul rendimento della gestione per lo 0,35% in meno.
Fino a ieri pomeriggio restava poi aperto della index linked Raddoppio Premium 10/02. Lehman risulta come agente di calcolo anche per la index emessa dal veicolo di cartolarizzazioni Programma Dinamico, che ha investito i premi su titoli di diversi emittenti. Dall'ultimo bilancio della società figura che il prestito obbligazionario «Programma Dinamico Raddoppio Premium» è stato sottoscritto da Lehman nel 2007 per 205 milioni di euro. La compagnia del gruppo Poste, il 18 settembre scorso per via della condizione di incertezza in cui versano i mercati finanziari, ha modificato la struttura dei derivati creditizi emessi nel 2001-02 come sottostante di uno dei suoi prodotti (Vita index linked Classe 3 Valore Reale, linea Programma Dinamico) con l'obiettivo di abbassarne il profilo di rischio. A ciò ha fatto seguito la comunicazione dopo un periodo di sospensione è ripreso il fronte della quotazione regolarmente la comunicazione , assieme a quello di tutte le altre index. Nel caso di Raddoppio Premium 10/02, il valore aggiornato è di 95,51.
Per la società il ruolo di Lehman (swap counterparty) visto la bella esperienza finanziaria è subito già stato sostituito direttamente dagli emittenti e tutti titoli sono stati regolarmente quotati.
Ciò ancora una volta pone l'accento su come i sistemi informativi del nostro paese stigmatizzino sempre più spesso la vita reale regalando pibbole bugie che sostitutiscono la verità e affiancano le simil verità. Non dico che bisogna utilizzare una campagnia del terrore sul l'intero sistema come già stiamo assistendo in modo da creare una nuova emergenza e giungerle incontro con strumentio frettolosamente e inadeguatamente realizzati allo scopo di salvare anche il marcio che ha generato la stessa crisi, con i nostri soldi. Ma fare un informazione dettagliata sul mondo dei titoli che gli utenti hanno potuto contrarre in qualunque istituto italiano di credito e i rischi che può comportare.


IL QUESITO DEL GIORNO?
Se 10000 persone non sono in grado di arrivare a pagare le rate del mutuo le banche si rifiutano di prestare soluzioni dettatre dall'urgenza della situazione ma puntano solo ad appropriarsi all'oggetto dell'ipoteca, Ma quando loro anno difficoltà ad arrivare alla fine dell'anno per via di un branco di speculatori di pessima carature noi dovremmo precipitarci in loro soccorso??

venerdì 3 ottobre 2008

La tattica dei Casalesi inganna anche lo stato

L’arresto degli ultimi giorni avvenuto a Quarto e sbandierato da più fonti mediatiche e ministeriali come un duro colpo alla mafia dei casalesi nascondere ben altro.
Ma per capire bene il ragionamento che andrò a condurre occorre che ripristiniamo la sequenza con cui si sono ripetuti i fatti. La mattina di lunedì alla periferia di quarto flegreo, in alcune villette la polizia con i carabinieri ha arrestano Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo, e Giovanni Letizia presunti Killer che hanno operato nel litorale Domizio negli ultimi tempi. A loro vengono attribuiti gli omicidi dell’imprenditore Noviello che si era ribellato al pizzo, oltre che la strage dei neri a Castelvolturno.


Con poca memoria i media dimenticano che i bidognettiani, furono protagonisti anche della vendetta del clan omonimo negli anni a cavallo tra i ‘90 e il 2000 nella faida che allora scoppio fra Salvatore Cantiello detto Carusiello con Luigi De Vito da una parte e Francesco e Domenico Bodognetti dall’altra. In quel periodo si scatenò un’aspirale di morti scatenata all’epoca dall’omicidio di Salvatore fratello di Domenico Bidognetti, per rivendicare l’egemonia sul territorio da parte di Cantiello.
Anche in quel periodi il clan Bidognetti diede esempio della sua inarrestabile efferatezza, è da quella scuola che provengono i tre Killer. È così che il clan dei casalesi ha sempre operato e non smetterà certo oggi, lo Stato no gli a mai fatto paura, nei periodi di quella faida uno dei boss del clan ordino il furto dell’auto blindata dell’allora ministro Biondi per i propri spostamenti.
Ma la situazione che ormai si era delineata con il pentimento di Bidognetti e di Anna Carrino ha messo alle strette tutto coloro che operavano per il clan o lo fiancheggiavano. In questo scenario rimangono fuori almeno dalla maggior parte delle attenzione degli investigatori l’ala militare che ha continuato ad operare e non avendo più punti di riferimento hanno tentato di prendere ambiti del potere non adatti alle loro competenze, hanno pianificato la loro ascesa a sostiuire l’ormai pentito Boss. Questo se da un lato delineava nuovi scenari geografici e gerarchici del nuova ala del clan poteva dare fastidio a chi il clan l’aveva costituito in un certo modo, come Zagaria e Iovine. O a chi non voleva troppo clamore che già il libro di saviano aveva creato tanto da destare l’attenzione degli stessi latitanti che in un intercettazione ammonivano un giornalista e gli delineavano il modo di scrivere a lor riguardo recando minacce di morte a chi come Saviano aveva osato far troppo rumore.
Figuriamoci se avrebbero potuto mai condividere dopo l’omicidio Noviello un tale dispendio di energie e di clamore. Quello che mi fa più pensare è il fatto che se i tre dell’ala di fuoco ex bidognettiani coordinati da Spagnuolo il più pazzo dei tre vivessero a poca distanza l’uno dall’altro e che custodissero tutto il loro arsenale e il loro parco mezzi nelle stesse abitazioni usate come rifugio, e che impudentemente conversavano a cellulare senza nemmeno ipotizzare che qualcuno fosse sulle loro traccie.
Non è di certo un comportamento da professionisti, la camorra è famosa proprio perché anche in situazioni di palese evidenza di fatti da essa determinata riesce ad organizzare strutture in grado di nascondere i loro reati. È sicuramente pratica diffusa distruggere le armi dopo un agguato del genere tutto ciò che a esso e riconducibile come la distruzione del mezzo utilizzato per compiere l’agguato.
Questo non fa che avvalorare la mia tesi, dilettanti allo sbaraglio di cui la camorra a sfruttato le potenzialità per qualche tempo, resasi conto dell’ormai incontrollabilità dei soggetti in questione li ha abbandonati a se stessi, lascandogli piccoli spazi operativi. Allora loro hanno reagito spiegando tutto il loro potenziale di fuoco e tentando di prendersi una fetta dei profitti derivanti dalla attività di spaccio, delegata ormai ai neri, come mostrava anche Garrone nel film Gomorra.


Quella strage oltre che un indicazione ai neri su chi fosse il referente a cui si dovesse pagare, era un forte segnale alla restante camorra dei Casalesi, come a dire noi ci prendiamo quello che vogliamo. Questo scatto di reni dei tre che volevano arrivare al vertice della cupola però si è concluso subito, forse proprio tramite qualche segnale che chi aveva interesse che sparissero dalla circolazione e gli lascassero campo libero, come Setola, che a quanto pare nonostante il fiato sul collo della Dda gli viene attribuito l’agguato di ieri a Giugliano al contabile di una ditta di onoranze funebri, quasi sicuramente uno che con i clan non aveva rapporti diretti ma che come è risaputo a riguardo della categoria gestiscono di solito i soldi destinati all’usura o all’inizio di attività con il loro contributo delegate a prestanomi.
Ecco come il clan dei casalesi a mio avviso avrebbe gestito la vicenda uscendone ancora una volta a testa alta e con le minor perdite possibili. La chiamerei la tattica Scissionista, perché è una tattica già vista attuata durante la guerra di secondigliano, che nonostante i tanti arresti non a fatto altro che rendere più facile il gioco degli scissionisti che oggi controllano l’intera area di spaccio relegando i vecchi capi egemoni fino ad allora i Di lauro a operare solo nel rione dei fiori così detto terzo mondo.
Sperando ancora una volta che mi stia sbagliando e che lo Stato non stia sbandierando l’arresto di qualche cane sciolto come la fine di un ciclo, o come una grande battaglia vinta, ma sia seriamente intenzionato a mettere definitivamente sotto le proprio regole un’area da tempo abbandonata all’egemonia

martedì 19 agosto 2008

La Rai non è Statale ma governativa

sto leggendo un libro sulla Rai, praticamente parla delle vicende che sono intercorse negli anni di piombo agli anni novanta e suoi inizi. Il libro dal Titolo rassicurante, "No, non è la BBC" pensavo fosse il solo trattato sulle maggiori differenze tra il servizio pubblico britannico, di gran lunga migliore, e il nostro.

Invece mi sono trovato nel solito libro di intrighi tra politica e politica, per il nominazio delle varie cariche interne al grande agglomerato lavorativo di viale Mazzini, con dettagliate descrizioni ai tempi dello strapotere Dc in Rai, le vicende dell'attribuzione delle varie cariche da parte dei direttori generali che dovevano essere misurate con il contagocce come le comparizioni TV dei vari partiti per non inimicarsi nessuno.

Niente di nuovo quello che tutt'oggi avviene solo che almeno il libro riporta nomi cognomi e fatti anche abbastanza dettagliati. E' una buon mano a chi vuol capire come e perchè\chì? il sistema italiano televisivo si trova in queste sciagurate condizioni. Tratta anche molto bene dei rapporti di forza che intercorreva tra la dirigenza e alcuni partiti politici.

Alla fine della lettura del libro, spero a breve, pubblicherò una nota informativa con qualche piccola delucidazione sulle logiche che si sono create nel tempo e oggi sono la routine. Lo scopo del post è molto semplice, se ha meno di 10 anni ci arrivano notizie così dettagliate del passato per così dire prossimo, e il presente non è dei migliori, in tal clima, suona eterne le parole di quel grande giornalista che era Montanelli che diceva !!

lunedì 14 luglio 2008

Nucleare: nessuna assicurazione disposta a garantirlo, solo rassicurazioni.



Da ormai un certo tot di mesi, più o meno coincidente con la riapertura della campagna elettorale, si sono sentite arrivare numerose spinte a favore del nucleare di terza generazione come il baluardo dell'avanguardia ingegneristica in tale settore in nome della risoluzione della crisi energetica che ha portato il petrolio a prezzi che nemmeno i migliori analisti economici (che costano poco) del settore aveva predetto, come sempre più spesso avviene, nelle misure e nelle entità che si avvicinassero almeno al prezzo più ridotto degli ultimi mesi.

Tale ottimismo di questi insigni pensatori e studiosi vengono da sempre giustificati come imprevedibili, in modo da assolverli appieno, ma a me non hanno mai convito. Mi appare alquanto assurdo e al contempo al naso mi sale una puzza di marcio inimmaginabile che da sola mi fa rigirare lo stomaco fino a renderlo come una corda intrecciato su se stesso. Al di là di questa mia ipotesi che sicuramente verra attribuita alla mia fervida fantasia, la nostra TV tende sempre più a commentare il nucleare come nostra unica salvezza, almeno per bocca degli interessi diretti indiretti o trasversali dei nostri rassicuranti politici, pisciando addosso alla volontà del popolo che già tempo addietro su ciò fu chiamato a dire la sua. Il verdetto fu inequivocabile l'Italia disse NO!!!

Oggi sempre più i soliti politici e i soliti luminari dal patibolo informativo, che in se accoglie da i telegiornali alle trasmissioni di intrattenimento fino a piccoli spazi concessi nei programmi di intrattenimento (ove vengono piazzate le amiche di una sera della casta politico-informativa-economica), della TV ogni giorno uccidono le verità che ogni pubblicità-dipendente (consumatore o telespettatore, unità marginale dell'auditel ) riteneva di sapere almeno parzialmente.

Ci illudono chi sa poi perché? o perchi?

Nei loro discorsi rassicuranti scompaiono qualunque tipo di discorso connesso alle scorie radioattive, alla carenza di uranio che piano piano si andrà incontro, stime ottimistiche dicono che mantenendo le centrali che sono ora in funzione senza costruirne nemmeno una, l'uranio (da cui si ricava il plutonio che l'unico elemento atomico di produrre una reazione tale da renderlo conveniente la produzione di energia) che abbisognerebbe per farle funzionare finirà tra non più di 80 anni!!!

Qui il dubbio mi sorge spontaneo, come diceva Lubrano nella trasmissione a lui intitolata su raitre che poi diete vita alla famigerata mi menda raitre, al G8 si è deciso di passare dalle attuali 1048 centrali esistenti e a regime, di costruirne almeno altre 1000. Molti peseranno che finalmente si è avuta una sterzata che per la prima volta non va del tutto verso il petrolio. Solo cervelli in piena sindrome da manipolazione delle conoscenze può pensare.

Dall'informazione che ho acquisito ho potuto dedurre che un tale aumento di centrali, attuabile in più o meno 10-12 anni se non si fosse già iniziate a costruirle e cioè se si dovrebbe comunicare da zero. Ma le eccezioni della mia lunga voglia informativa sono di seguito riportate:
a) 2048 centrali posso far fronte al fabbisogno del 15% mondiale; non si risolverebbe il problema della dipendenza petrolifera ma la si attenuerebbe di una misura esigua rispetto allo sforzo culturale e strutturale al quale bisogna avviarsi;
b) in numero così eccessivo di siti indurrebbe un elevato rischio per l'intero globo legata alla sicurezza degli impianti tanto da sciagure umane o naturali ma anche da possibili attacchi terroristici sempre in cima alle preoccupazioni dei g ottini (che stranamente non ne fanno cenno);
c)riduzioni delle stime automaticamente da 80 anni ai 30- 35 anni di durata dell'uranio presente sull'intero globo, che inevitabilmente porterà quando saremmo agli sgoccioli renderà l'uranio obsoleto prima del reale termine di esaurimento delle scorte o riserve naturali;
d)ingenti quantità di capitali da investire sottratte a campagne informative e strutture atte a far partire la 3° rivoluzione industriale quella BIO-sostenibile ed energetica mente efficienti;
e)questo punto è legato agli ultimi due perché considerati gli ingenti investimenti e le scorte rimanenti le centrali non sarebbe convenienti nemmeno economicamente nonostante l'elevato costo raggiunto dalle altre energie, visto che per giungere in una fase di profitti qualunque centrale nucleare a bisogno di almeno 40 anni per generare, presupposto che scoraggia qualunque privato se non finanziato da una pioggia di incentivi stali o proprio di una partneship atta a reintegrare la parte di utili mancante, unica alternativa farle in perdita secca;
f)cosa che nessuno dice sono le emissioni di CO2 che le centrali anche se in maniera molto ridotta rispetto agli attuali processi di produzione energetico emettono, alla faccia delle rassicurazioni da sempre sul lato ambientale, non tenendo conto che a ciò va aggiunto tutte le emissioni che la centrale si porta dietro nel processo di costruzione dell'intera area nucleare ove sorgerà il reattore e tutte le altre componenti, aggiunte a loro volta alla CO2 che i processi di acquisizione risorse o meglio tutti quelli di cui la centrale non può non effettuare al fine dello svolgimento della sua attività di routine;
g) il nucleare di 3° generazione e morto e già nelle ditte ingegneristiche di tali strutture si parla di 4° generazione, ciò comporta la progettazione e poi la relativa realizzazione di cose (dai sistemi di sicurezza ai cessi per il personale) ormai sorpassate, costruire una cose che quando sarà realizzata sarà già vecchia non è mai un buon affare soprattuto in periodi di crisi;
h)la minaccia Radioattiva legata alle enormi competenze che occorrono per gestire tali strutture ad un livello efficienza della sicurezza medio alto non è garantito dato il livello di discrepanza abissale conoscitiva e formativa del personale fra i vari paesi;
i) LE SCORIE di cui nessuno parla più perché si è scoperto che esplodono a contantto con l'acqua entro i 2000 anni dal loro stoccaggio, e dopo che il club degli specialisti sul nucleare riunitisi a Ginevra per svariato tempo, se non ricordo male, non sono riusciti ad individuare un posto che entro i limiti temporali fosse irraggiungibile dall'acqua e quindi adatto a contarle. La risposta negativa è dovuta, non al capriccio dei luminari religiosamente ambientalista che mettono i bastoni tra le ruote alle centrali per riversare i fondi della ricerca a nuovo forme di sviluppo produttivo di Energia ritenute solo chimere di dubbio valore (vedi Fusione fredda), ma alla inesistenza di un tal sito nel globo;
l) per ultimo punto ma non certo di importanza, anzi ritengo sia il tema principale perché il più significativo della trattazione e quello che rende percepibile l'in calcolabilità del rischio disastro, anche se probavilisti camento ridotto, connesso ai danni materiali da esso derivanti e l'impossibilità di attribuirgli un valore. Spero no vi sia spaventati volevo solo comunicarvi che nonostante le compagne assicurative del nostro tempo per battere cassa fanno assicurazioni sempre più bizzarre, ma anche affettuosamente definibili fantasiose come quella del menù della menSa scolastica, che assicurano singole parti di una persona per cifre che sembrano appartenere più al bilancio dello stato che al massimale assicurativo del singolo. MA DAVANTI LE CENTRALI NUCLEARI NON C'E' NESSUNA SPREGIUDICATA MA PROFITTEVOLE ASSICURAZIONE CHE NE ASSICUREREBBE UNO DI 4 GENERAZIONE.

Tale articoli di infinita durata mira a rendervi partecipa della truffa informativa che stiamo vivendo ove ormai ci viene stroncata la libertà tramite il razionamento delle notizie, non sempre manipolano filmati e vi abbinano più che commenti giornalistico critico, una serie di pompini stile avemaria di insulsi nanetti succubi di quel cesso che rimane l'imprenditoria italiana che come i porci "dove mangiano la cagano" ha le mani in pasto dappertutto e con le amiche banche si spartisce l'Italia molestata che come un trans non riesce nemmeno ad assicurarsi il buco del CULO da un possibile catastrofico e mastodontico incontro con la razza nera o con la belva NERA(AIDS) che tale razza a contratto per troppo lezioni culturali avuti dagli amici occidentale e strano che esse non siano risultate efficaci insieme all'abbondanti aiuti che mai gli abbiamo fatto mancare, e rischia di passare a cui con lui stringe relazioni sessuale o emostatiche in ambito professionali e non. ingerendo una catena che genererà una onda invisibile immaginabile come una piramide che porterà inevitabilmente alla morte colletti la sicurezza a volte non è tutto occorre anche la protezione.

sabato 28 giugno 2008

CORTOMETRAGGIO

ESISTE UN MONDO OVE LA REALTA E SOLO QUESTIONE DI CONOSCENZA E INFORMAZIONE,
ESISTE UN MONDO OVE DIO HA UN'ASPETTO NON PIU' UMANO MA ESSO ASSUME LE MOLTEPLICI FORME DEGLI ANIMALI CHE V I REGNANO.
ESISTE UN MONDO VISSUTO DA MOLTI MA GOVERNATO DA POCHI!! DA UNA!!!
QUESTO E' IL VOSTRO MONDO, MA ESISTE SOLO NELLA MENTE DI ALCUNI!!!



“LE FORMICHE DAL CANTO LORO PROCEDEVANO A LAVORARE INCESSANTEMENTE SECONDO I TURNI E LE ORE IMPOSTE, DA SECOLI QUEL COPIONE SI RIPETEVA INCESSANTEMENTE ogni dì, solo POCHE DI LORO AVEVANO SAPUTO DARSI UNA CAZZO DI RISPOSTA ALLA DOMANDA CHE DA TEMPO IMMEMORABILE GLI RONZAVA NELLA MENTE COME MAI? Come mai dopo 300 ANNI CHE L' AVANZAMENTO TECNOLOGICO HA GENERATO UNA RIDUZ IONE DELLA FATICA E DEL TEMPO IMPIEGATO A COMPIERE ALCUNI LAVORI, IN TUTTI I SETTORI IL LAVORO NON SI ERA ADEGUATO, DIMINUENDO SOLO DI POCHE ORE E RICOMPENSANDO PER CHI LO COMPIE UN SALARIO CHE SE NON DI SUSSISTENZA è BEN POCO AL DI SOPRA ? COME MAI NESSUNO RIESCE A GIUSTIFICARE perché IN 300 ANNI LE FORMICHE NERE AVESSERO SUBITO INGIUSTIZIE VESSAZIONI SCHIAVISMO E RAZZISMO PER POI GIUNGERE HAI NOSTRI GIORNI CON IL RITROVARSI DI NUOVO INFONDO ALLE PIRAMIDI DEL POTERE? A VOGLIA DI MENARLA CON LE STRONZATE INERENTI LA possibilità PER TUTTI, POSIZIONANDO QUALCHE FORMICA NERA QUA E LA AVEVANO SICURO CURATO LA FACCIATA MA LA realtà NON POTEVA CHE ESSERE QUELLA CHE TUTTI DOVREMMO SAPERE. Che il nostro mondo è governato da una serie di dinastie di api che da secoli immemorabili detengono il potere spostandosi da vari posti a seconda delle eventualità e degli eventi. Partiti dal famoso continente di Atlantide, situato secondo una mappa dell’epoca nell’oceano atlantico a far da ponte dalle americhe alla Europa e l’africa del nord, portando con loro una serie di conoscenze da sempre occultate al popolo, che gli permettono di detenere ruoli di potere ovunque si collochino nel panorama internazionale geografico. Tutto ciò è possibile perché gli sciami di illuminati che si collocano al vertice della piramide del potere che ingloba tutte le piramidi, essi sono da sempre ossessionati dal controllo globale mettono in atto azioni volte al fine di centralizzare sempre più il potere e con maggiore velocità possibile, PER facilitare il controllo stesso. Il controllo dell’intera massa è possibile oltre che tramite l’ausilio de mass media, e l’informazione scremata che ci propongono, ma anche grazie ad un controllo vero e proprio attuato a due livello. Il primo quello diretto è svolto dalle formiche rosse poliziotti che eseguono gli ordini esercitando il loro potere, dall’interno della piramide, senza sapere chi sta al livello superiore che cosa sta decidendo. L’altro livello indiretto è quello mentale attuato mediante il normale svolgimento delle proprie mansioni dei singoli componenti della massa, le nostre cazzo di formichine che ignare del loro, se pur minimo, contributo danno aiuto alla causa degli illuminati. Ciò è reso possibile dall’imbarazzo che le persone hanno quando stanno per commettere qualcosa che vada contro o in senso opposto il normale vivere della massa i loro modi di comportamento ritenuti liberi ma del tutto imposto o meglio voluti. L’imbarazzo o meglio la sudditanza psicologica che da esso ne deriva genera nelle formichine il pensiero o l’idea “cosa penseranno gli altri di me se faccio ciò?”. Per altri di solito si ritiene che siano le persone più vicine al soggetto interessato come parenti e amici. Ciò rende le formiche, anche se ciò potrà sembrare strano perché non attiene al campo genetico, pecore e quelle tra loro che incappano in tale scelta cani pastori del gregge che controlla tutti i vari gruppi. E allora è un gioco da ragazzi per le api controllare il sistema. I greggi non bisognano nemmeno di un pastore e tale meccanismo sarà auto poietico riuscendo ad autoregolarsi e a adeguarsi ai cambiamenti del sistema esterno. Ogni formica eserciterà così il controllo sulle altre. Allo Stato attuale delle cose è la vittima che uccide il carnefice che divenendo vittima a sua volta rende carnefice la vittima, creando una divisione che è pseudo ideologica resasi necessaria per creare degli opposti che in realtà non esistono. Tali opposti anno il ruolo di ingenerare conflitti, e miseria povertà fino a giungere al caos, un caos controllato e manipolato per distogliere l’attenzione e permettere ai media DI indicare falsi colpevoli con false motivazioni. Le formiche impaurite aspettano una soluzione da chi di dovere che non aspetterà nemmeno un attimo per propinarci la sua soluzione giusta o sbagliata che sia. Tutto ciò serve ad utilizzare gli eserciti di varie nazioni per combattere un finto oppositore, che risulterà irrintracciabile. La guerra fatta con coleooteri e scarafaci radera a suolo le poche risorse dei posti ove avraluogo il conflitto e impoverirà ancor di più le regioni circostanti creando flussi migratori verso le zone europee. Il paese in balia non più alla guerra che nonostante la buona propensione non riesce a trovare oppositori decenti si trasformarà in guerra civile, quando avrà luogo il furto delle risorse fossili del paese oggetto del conflitto, i soldati inviati a morire per pochi milioni di miliardi di barili di un liquido trobito appiccicoso olieoso e nerastro risaputo come petrolo, che renderà felici le nostre api che ne vanno ghiotte. Strano di solito le api avevano una partivolare predilezione per il nettare dei fiori che rimane sempre nella loro top ten dei sapori ma che non può saziare la fame di potere che passa soprattutto per il possesso delle materie prime. Una volta avuto il pieno possesso della maggior parte delle risorse fondamentali per lo sviluppo oltre che occultamento di tutta una serie di conoscenze a riguardo del fattore energetico che potrebbero costituire un ostacolo e potrebbero rendere meno appetibile l’oro nero, si provvederà a farlo scarseggiare fino a renderlo inaccessibile e quindi determinando prezzi tali da creare aumenti a catena che costringeranno le persone ad morire di fame, ciò creerà devastazione guerre civili, e si ritornerà magicamente al caos controllato nel quale il network di potere offrirà una soluzione in cambio di un altro po’ di libertà, e questo si ripeterà all’infinito come un serpente che si mozzica la code e che inevitabilmente si protrarra fino a quando non avranno raggiunto il loro scopo uno stato fascista globale centralizzato che riunirà i quattro stati continentali (Asia- Oceania) che avranno un esercito comune ed una popolazione microcippata. Questo meccanismo è LA REGOLA CON CUI GLI ILLUMINATI GOVERNANO IL NOSTRO TEMPO E IL NOSTRO MONDO è SEMPLICE SI CREA IL PROBLEMA SI APSETTA CHE QUESTO PRODUCA I SUOI DEVASTANTI EFFETTI AMPLIATI DA CAMPAGNE PUBBLICITARE DETTE DI URTO VOLTE A RIVITALIZZARE SENTIMENTI COME INSICUREZZA E PAURA PER POI INDIRIZZARE IL MONDO VERSO LE SOLUZIONI, CHE HANNO COME UNICO OBBIETTIVO QUELLO DI SCONFINARE nelle NOSTRE libertà PER ERODERLE PIANO PIANO AGLI OCCHI DELLa massa innocentemente e necessariamente. Tali cambiamenti avverrANO GRADUATAMENTE IN MODO DA NON DARE ADITO A POSSIBILI CONTESTAZIONI DI QUALUINQUE GENERE. Questi cambiamenti non necessitano di un sistema politico di riferimento possono avvenire in qualunque contesto anche se sono più rapidi quando ci sono regimi di tipo comunistico o dittatoriale, anche se a essi di solo si da un flusso di vita molto breve di meno di 100 anni la loro morte avverà a causa della gente che non sopporterà più tutto ciò, la gente chiederà la democrazia che gli verra data conservando la dittatura governativa con unica differenza che le formiche potranno mettere una croce ogni tanto.
Il sistema è un congegno irreversibile di particolare importanzA perché giunto allo stato attuale delle cose condurrà inevitabilmente ad una situazione di debolezza costituita dalla modificarsi del modello comunicativo e del sistema energetico che ci potrà rendere liberi.
Di innumerevoli parole e di larghi gesti fummo avvolti dalla sera.

domenica 22 giugno 2008

Ecologic Bar.

L'esempio è la chiave di volta dell'attuale nostro sistema. La pubblicità come la televisione mira a dare l'esempio da seguire, anche se di solito è di pessimo esempio, o da raggiungere o almeno avvicinare.

E quindi è proprio da li che si deve partire. E Come? Semplice, dando il miglior esempio possibile secondo le nostre filosofie a riguardo dell'argomento oggetto dell'esempio. Per esempio (spero perdonerete la poca caconofia) in una situazione così allarmante dal punto di vista del Global Warning legato all'emissioni di CO2 in atmosfera, si prottebbero incentivare tutta quella serie di discorsi che trovano sbocco nelle migliaia di possibilità che l'ecologia da tempo offre.

Sarebbe tutta pubblicità per la terrestre salvezza, che ne ha tanto bisogno, vedere nelle nostre così belle città auto ibride o alimentate con combustibili biologici, o perché no l'auto a aria nelle ztl dei centri città creando all'interno degli stessi centri di rifornimento. Ciò oltre a far bene al pianeta gioverebbe non poco alla popolazione cittadine, e i loro polmoni che sicuro ringrazierebbero.
Oltre che alle tasche, ormai vittima dell'incenerimento dei limiti di variabilità dei prezzi su qualunque bene di prima necessità, fra questi è doveroso includere il petrolio anzi farlo primeggiare, visto il parco auto italiano e il lavoro che nella maggioranza dei casi viene effettuato con mezzi propri, solo una piccola % usa i mezzi pubblici.

Ma questo non interessa più ha nessuno, nemmeno al vertice della FAO ha destato interesse l'urgenza di stabilire una comun politica a riguardo delle rinnovabili. E Allora occorre migliorare l'offerta è sviluppare nuove forme ecologi ste.

L'idea mi è venuta poco fa, qualche ora, ho pensato come si potesse fare per vendere un bar ecologico. La risposta è immediatamente arrivata per le vie sensoriali, mi consigliava di acquistare il latte per cappuccini e ecc. direttamente dagli allevatori che praticano la vendita alla spina, formando gruppi di acquisto solidali con i colleghi per acquistare tutti quei prodotti del terreno tramite i mercatini che la coldiretti organizza (qualità superiore prezzi minori) ogni giorno. Queste sono piccolezza che sicuramente chi dovesse cimentarsi in tale opera saprebbe dare risposte più accurate. Per far si che si possa chiamare Ecologic Bar c'è bisogno che la deriva ambientalista vada dalla Mobilia al'impianto elettrico fino all'alimentazione dello stabile, che devono aver il più basso impatto ambientale, salvaguardando sempre un determinato livello di economicità.

Asta magnana Hermanos. STay Tuned. Arapri l'uocchi

martedì 3 giugno 2008

La scomparsa dei fatti

Sempre più di sovente in Italia assistiamo ad una pratica barbara che ormai si è pienamente diffusa presso i nostri giornalisti, che dal canto loro hanno fatto di tutto per apprenderla e applicarla al meglio come padron chiedeva, è la scomparsa dei fatti. La scomparsa della notizia in quanto tale, e la sua rapida sostituzione con una notizia che tratti lo stesso argomento con sufficienza e superficialità e enunciando solo mezze verità,decantate a doc per creare quei sentimenti e quelle forzose correnti di pensiero, per far accettare il peggio di ciò che chi le notizie le controlla vuole che sia fatto.



E allora può capitare che in tutta l'emergenza rifiuti con i suoi milioni di articoli e servizi spesi a analizzare i fatti pseudo giornalisti, e che gli stessi così indaffarati dalla mole di sacchetti dimentichino di cercare strutture carte mezzi oltre che milioni di euro spesi per far si che ciò non dovesse accadere.

L'informazione terzomondista e governativa che ci tocca in una tale poltiglia di qualunque genere di rifiuti è stata capace di annere una vasca realizzata a norma per contenere la q.tà prodotta in emergenza per 6 mesi, risulta inutillizzata, tale vasca è sita tra i comuni di S. Maria la fossa e san Nicola la strada provincia di Caserta, ove sorgono altri due invasi e ove fra poco a breve distanza ne sorger una nuova. L'annegamento non ha risparmia l'informativa sul recente acquisto delle cave di Chiaiano da parte della impregilo da un affarista che 2 giorni prima di cederla l'aveva acquistata a 1/4 dal proprietario.

La stessa impregilo che negli articoli o servizi tv era spesso sostituita dal termine camorra sul frangente responsabilità. Non sono riusciti però ad annegare gli ordini del tribunale che indaga sull'emergenza ai danni dei pezzi da novanta ex amministratori della stessa impregilo, anche se i commenti seguiti a tale annuncio hanno contribuito a distorcere la notizia e renderla vaga. nell'insabbiamento parziale della verità ne vien fuori che l'unica soluzione è data dalla costruzione massiccia di inceneritori.

La cosa più allucinante che rappresenta la quadratura del cerchio è che tutto ciò è servito a far passare l'idea che gli inceneritori oltre a eliminare i rifiuti adesso ne ricaviamo energia. Ed è così che la parola d'ordine diventa fa re i termovalolizzatori e farli percepire come i progresso senza mai fare un minimo accenno a chi lo costruirà,per la cronaca i lavori finali saranno realizzati sempre da impregilo!!!

sabato 19 aprile 2008

Sogno Berlusconiano o spudorata realtà?

Il cavalliere sereno sognava nella casa di Arcore che un giorno i comunisti sarebbero scomparsi, mai avrebbe immegginato che a farli scomparire almeno dal parlamento sarebbe stato il suo "acerrimo" amico\nemico Walterone Veltroni,con la sua cricca di ex ulivisti e ex diossini che avanzavano così pretese verso il voto utile sopratutto al Senato (anche perchè un più roseo risultato elettorale della Sinistra non gli avrebbe consentito di entrare in Senato lo stesso) verso gli elettori bertinottini. La morte della Sinistra si è celebrata in Diretta come nel mondo che sogna Berluscono e sopratutto sulle sue Televisioni.



Al dilà della tristezza della democrazia (questa legge elettorale) che si vede sconfitto non dando rappresentanza non solo agli estremi e dei socialisti ma anche a quei partitini che i voti comunque li hanno presi e in merito a quello attribuirgli almeno un seggio. Nel mio ideal type di legge elettorale la soglia di sbarramento in un paese come l'italia deve essere fatta matemeticamente (dividendo il numero dei votanti con i seggi disponibili) generando la soglia minima al di sotto del quale non è attribuibile il seggio. Logicamente il metodo deve essere logiamente proporzionale. La governebilità non è affar nostro quello spetta alla politica e ai suoi schemi. Se si fosse Applicato un sistem totalmante proporzionale il Berlusca avrebbe comunque vinto e avuto una maggioranza abbastanza schiacciante sia all'una che all'altra camera.

La mia battaglia per il BENE COMMUNE si è rivelata infruttifera visto i risultati ottenuti anche se credo che le solglie di sbarramento furono concepite a tale scopo nella grande porcata iniziata con l'approvazione di questa legge elettorale passando per il colloquio in privato tra Walter e silvio sullo stesso argomento e alla fine il pastrocchi con l'esule Mastella, e l'inaspettata fretta di andare a votare senza però prima dare la possibilità agli italiani si sllvare i piccoli partito con il referendum. E... finalmente il malefico sogno di Silvio si è maggicamente avverato.

Tutti increduli ormai si interrogano sui motivi della sconfitta che se pur interessanti sono di ben poco conto, la domanda che non di fa nessuno e che di cerco scatenerebbe maggior intersse riguarda il futuro della Sinistra dall'arcobale sbiadito che rimugina vendetta che però se berlusconi durasse 5 anni non potrebbe più avere le forze ne economiche ne di marketing e affaristi che la vita polica genera e che sono i veri parassiti del sistema italiano.

Aspettando tempi migliori e notizie + certe Asta magnana Hermanos

sabato 12 aprile 2008

Fa la cosa giusta vai alla Fiera del consumo critico

Il titolo assai eloquente e per giunto un po' lunghetto evidenzia una manifestazione fieristica che in questi giorni sta animando Milano e per l'esattezza nell'area della FieraMilanocity - Porta Eginardo Viale Eginardo, e che propone una mostra che raccoglie le pratiche virtuose e i prodotti d'eccellenza riguardanti la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale. In essa vengono mostrate idee e oggetti selezionati per la loro eco efficienza, della propensione alla qualità del prodotto e dell'impatto ambientale totale.


Tali principi vengono sviluppati in strutture detti gruppi di acquisto sociale (GAS),nei quali l'approccio principale è di un consumo critico e l'applicazione del rpincipio di equità e solidarietà.

A mio modesto giudizio tale forme di associazione e di consumo oltre ad essere un modo intelligente di acquistare prodotti che servono ai soci rispettando l'ambiente riesce a sminuire l'aspetto puramete economico della transazione monetaria, per porre l'accento su le persone e le relazioni, e mirando all'imbita chimera di far immettere un qualche principio etico nell'attuale capitalismo.

A chi in questi giorni è a Milano o che abita lì o nei paraggi invito a visitare i vari stend ove potrete trovare tra le tante belle cose anche zopa l'idea (tramutata in realtà) di fare i prestiti senza intermediari mettendo all'asta l'interesse, sperando che tali manifestazioni sia più spesso e dappertutto fatte, ma sopratutto che alla fine il consumo critico entri come culture del fare politica economica partendo dalla busta rigorosamente di bioplastica della spesa.

sabato 5 aprile 2008

Freecycle network

Nell'era della globalizzazione c'è chi è riuscito a globalizzare anche i rifiuti. Il concetto che esprimerò fra poco riguarda la brillante idea di un ambientalista dell'Arizona Deron Beal.


Freecycle promuove lo scambio o il regalo di tutto quello che può essere riutilizzato e riciclato, attraverso dei centri di distribuzione in tutto il mondo.
Il suo principio fondante è ridurre la massa si tutto ciò destinato alle discariche o agli inceneritori al fine di un riutilizzo.

Ciò viene effettuato tramite la creazione di una Mailing list in cui vengano elencati i prodotti oggetto di scambio assolutamente gratuito.
La freecycle network può contare su la sua presenza in 51 paesi nel mondo anche l'Italia anche se solo al nord.

La cosa che più mi ha reso affascinato è il modo di concepire l'utilizzo di un bene che anche se durevole non è legato a chi lo compra ma a chi lo usa. Una grandiosa arma che ci permettere di diffondere un nuovo capitalismo non più becero, e attaccato al denaro, ma pronto allo scambio di utilità per trarne un sicuro beneficio ambientale.

Sperando in una viva partecipazione a questa iniziativa rinvio a tempi successivi la mia collaborazione a tale organizzazione.

asta magnana hermanos

l'italia un paese da distruggere

Ispirazione per la realizzazione ti tale articolo è tratta da un breve ritaglio di un bel film (la meglio gioventù) che consiglio a chi come me ogni tanto gli va di guardare, non il solito film campione di incassi, ma qualcosa che sia in grado di trascinarsi con la storia e allo stesso tempo di appassionarti senza risultare troppo barboso ma senza neanche esagerare con i colpi di scena in stile hollywoodiano di chiara natura americaneggiante.

come avrete capito mi riferivo a questo piccolo spezzone che racchiude quello che in fondo penso io dell'italia (la lettera minuscola è voluta onde conferire a tale nazione più onore di quanto veramente si meriti, anche se ritengo che la sola menzione da parte delle mie morbide labbra è di gran lunga planante al di sopra delle sue lontane aspirazioni). Essa è un paese bello ma inutile, governato da dinosauri (morti), riferito ai nostri politici e a tutta quell'area moderata e non che li sostiene (banchiere$ all'operaio fino agli ultras), di ogni specie che mirano solo
al loro sostentamento lasciando carcasse ai sui, gerarchicamente parlando, subordinati e riducendo questo paese in brandelli, ma senza farne accorgere dai restanti abitanti che si limitano a rosicchiare qui è la qualche fogliolina dagli alberi.
E' proprio vero non c'è spazio per i meritevoli e nemmeno per i furbi, se non sei così furbo da avere genealogiche possibilità o almeno raccomandabili capacità e se sei donna perché no, anche di darla qua e la. L'unico pegno che si paga è la ricoscenza ai Tiranni di tali privilegi e del debito del favore che si protrarrà vita natural durante creando così quel sistema che non farà altro che procurare più carne ai dinosauri in modo da mantenerli in forze e da ampliarne il consenso. Unica nostra speranza è che scoppino sotto il peso dell'abbuffata in qualche locale del ministero di grazia e giustizia sotto il peso delle loro responsabilità contestatagli dal qualche PM con le POOLLE. o almeno nel fatitico meteorite.
Aspettando l'apocalisse nel frattempo cerchiamo di sloggiare verso orizonti più adeguati al nostro tale che spero, superi di gran lunga la nostra ambizione ovunque lo utilizzeremmo.

Asta magnana Hermano.

venerdì 4 aprile 2008

attenti ai cellulari

il titolo assai allarmante è derivato da una piccola lettura da me fatta sull'esito di una ricerca condotta dal prof. Vini Khurana pluripremiato oncologo e neurochirurgo. Tale ricerca, anche se da più lati avversata, profila un livello di pericolosità dei telefonini addirittura maggiore di contrazione del cancro di quella che potrebbe derivare dal fumo o dall'esposizione all'amianto.

L'amara conferma ha colto tutti di sorpresa e vede una schiera di scettici a partire tra cui la Mobile Operators Association che ha subito riggettato tali studi esponendo le tesi di 30 giornali indipendenti contrari a tale studio.
Lo studio basato sulla realizzazione e utilizzo di statistiche di misurazione del fenomeno ha messo in evidenza che un uso ultradecennale può raddoppiare il rischio che ha un qualsiasi individuo di contrarre il cancro al cervello.
Oltre a tale ricercatore ricordo anche due russi che cuocettero un uovo facendolo dinventare sodo tramite 2 telefoniniche sichiamano messi a distanza di 30 cm tra di loro e posizionare l'uovo in mezzo, in più mettere una radiolina all'estemita dell'auricolare di un telefonino per ovviare allo stacco della chiamata e attendere 40 minuti, si avrà un uovo perfettamente sodo.
Nella giungla delle opinioni contro e nella riserva di quella a favore voi quale scegliete?

Asta magnana hermanos.

PER IL BENE COMUNE

Nella politica ho sempre riposto le mie speranze anche se da i politici che oggi governano e gorverneranno l'italia non sono in grado nemmmeno in parte di alimentare tale speranza.

Con mio immenso stupore però pochi giorni fa mi è capitato di ascoltare su raidue il canditato premier del PER IL BENECOMUNE Montanari. Il candidano non ha una carriera politica alle spalle, il suo curriculum c'è lo ricorda come brillante scenziato scopritore insieme alla moglie di quella ricerca che ancora oggi fa tremare tutti i sostenitori di inceneritori e molte grandi gruppi alimentari. La ricerca scopriva l'estistenza di nano particelle che si insediano nel corpo umano e che sono dannosissime per il nostro organismo e portano alla morte.
Lo stupore non derivava solamente dalla visione dello scienziato-politico che finalmente poteva rispecchiare parte delle mie idee almeno riguardanti il trattamento dei rifiuti, ma sopratutto dal fatto che per fare una campagna informativa tale personaggio è dovuto scendere in politica anche se in modo marginale.
La risposta più bella la ha data al giornalista che domandava il perchè di tale discesa in campo, lui con rapidità e molto sinteticamente diceva che in un paese civile non sarebbe servito facendo riferimento all'informazione politica che ormai ogni giorno finiamo per meriterci.

Vedendo lui finalmente il mio cuore si è aperto e mi sono sentito per un attimo anche tutelato nei miei sogni e nelle mie speranze. Penso di votarlo, anche se so che il mio voto non servirà a gran che sarò sicuro di non regalare la vittoria a nessuno e allo stesso tempo di scegliere.

L'unico invito che vi possa fare è di visitare il sito del ricercatore o del partito leggere le loro proposte e infine scegliere di votarlo.

asta magnana ermanos.

lunedì 3 marzo 2008

la facilitazione

pochi giorni fa mi è capitato di leggere un articolo comparso su style, uscito in omaggio sul corriere della sera. l'articolo che ha attirato il mio interesse è stato quello dell'inossidabile Pierluigi Battista, giornalista o pseudo tale che ogni tanto si vede in tv.


l'articolo dal titolo rassicurante "tecno-inetti: la protesta" si potraeva per due piccole colonne su una pagina dal fondo bianco interamente vuota, un buon esempio di efficienza nell'utilizzo della carta, nel pezzo veniva evidenziata una disaffezione del popolo degli over 40, che in Italia risulta uno dei più numeri rispetto alla popolazione giovanile, a qualunque tipo di tecnologia per i più svariati motivi.

Non posso far a meno di citarvi un piccolo pezzo tratto dallo stesso:" I geni del marketing [...]Devono saper,..., che c'è un mercato vastissimo di gente matura che vorrebbe si tuffarsi con voluttà nell'uso delle nuove tecnologie ma se ritrae terrorizzata. E' angosciata da meccanismi troppo difficili, da percorsi ardui e mostruosamente complicati e perciò si rassegna malinconica, si sente vinta in partenza. Rinuncia schiacciata dalle difficoltà."

Mi viene da dire che belle parole. Pensare alla tecnologia in questi termini e una pratica da homo erectus. Mi fa sorridere tutta la difficoltà che lei rinviene in tali sistemi, che per loro definizione servono a semplificare la vita. Dire che tutto ciò è di ardua comprensione senza però dire ove stia tanta difficoltà non credo sia di aiuto ne a voi vecchietti, ne a chi deve individuarne le soluzioni.

Lei come tanti suoi coetanei sbaglia l'approccio, se si pensa che la tecnologia sia qualcosa di lontano da noi che non necessariamente dobbiamo utilizzare è un errore di fondo che lei commette. Tale visione appartiene a i più arretrati cervellini che come i suoi predecessori guarda sempre più con terrore a qualunque novità di qualunque genere.

Noi giovani ,che a suo dire siamo molto disinvolti nell'utilizzo di qualunque nuova tecnologia, non abbiamo nessun attributo in più ma a vostra differenza ci tuffiamo nelle nuove tecnologia con uno spirito di prova e di curiosità oltre ad un abitudine mentale al loro utilizzo ormai acquisita e permeata nelle nostre menti. E poi una volta imparato ad usarne una di tecnologia be, le altre risulteranno molto simili.
Sono del resto scritti con unico linguaggio di programmazione che inevitabilmente sfrutta potenzialità ripetitive.

Noi giovani in segno di solidarietà possiamo solo farci una grossa risata sulle sue inutili parole, ma allo stesso tempo tendere la mano per aiutarvi nell'abituarvi mentalmente a tali linguaggi. Strumento da sempre utilissimo sono i forum tematici su cui chiunque può fare domande agli utenti connessi e riceverne delucidazioni a riguardo.

Non so se ci vuole una laurea per regolare un termostato, ma quantomeno basterebbe leggere le istruzioni o farsi chiarire il dubbi al momento del montaggio dal tecnico.
ma quello che mi preme di + è sapere ma lei che termostato ha????

Anche se nel suo articolo si cerca di individuare una nuova nicchia di mercato, a mio parere inesistente, la facilizzazione più che un passo in avanti da parte solo del busines dovrebbe essere un passo congiunto.

Sperando che la sua mente aperta si in grado di comprendere le mie aspettative nei riguardi di una classe di persone che conduce l'Italia e che occupa i posti più strategici di divincolarsi così facilmente da un punto chiave nello sviluppo dell'Italia.

Sperando almeno in una sua lettura superficiale, e se il suo tempo libero lo permettesse di rispondere.

La invito per tanto a consultare il mio blog ove pubblicherò questa mail gliscontentati.blogspot.com
asta magnana emarmano

sabato 23 febbraio 2008

Enel scrive a Grillo!!!

E' davvero curioso vedere che un'agenzia come l'enel si preoccupa di Grillo. Esso in un post di recente pubblicazione aveva contestato il percepimento del CIP6 (noto incentivo che lo stato concede, maggiorando le bollette del 7%, a tuti coloro costruiscano fonti di energia non del tutto alternative. Motivo dell'ambiguità della legge è stato causa dello sciagurato dirottamento di 35 mln € verso la costruzione di INCENERITORI.
Grillo dal suo pulpito invitava a detrarre all'Enel il CIP6 dovuto tramite un'autoriduzione. Questa mossa ha immediatamente provocato la pronta risposta Enel che in una decina di righe ammoniva dall'intraprendere tale pratica agitando lo spauracchio della morosità con conseguente distacco.
Poi con serenità si dichiarava estranea per via delle poche quantità di impianti detenuti confrontati con le altre fonti di produzione alternative.
Concludeva dicendo che questa legge dello Stato che permetteva tutto ciò risultava anche a loro di una certa ambiguità, bella morale.

Quando all'Enel si tenta di toccare qualche soldo scatta sull'attenti pronta ad intimidirci tanto poi ci addolcisce in tv con le sue splendide pubblicità, come quella con la colonna sonora sunday mornig. Che comunque provvederanno a caricarci sulla bolletta.
asta magnana ermano.

venerdì 22 febbraio 2008

L'italia dei vecchi si ribella

Negli ultimi giorno la stampa e i media hanno concentrato la loro attenzione sulla vicenda che vede protagonista il giovanotto rampante Ciriaco De Mita. Il mio riferimento è di parte visto che sia conterranei ambe e due irpini. E nei paesini dove io vivo qualche vecchietto lo ricorda come un uomo giusto che della politica clientelare e particolarista ha fatto una bandiera.

Tanto da oggi poter contare un numero indiscriminato di voti un quella piccola zona territoriale del meridione dimentico dallo stato(in tali circostanze la lettera piccola è doverosa. Cmq il giovanotto di Nusco ha ancora voglia di battersi e di regalare all'Italia ancora qualche legislatura all'attivo, si vede che non gli son bastate le oltre 12 che già ha disputato saltandone 2 da quanto siamo reppublicani.

Aldilà della carriera che avuto va evidenziato il raccappriciante amore che questa gente maschera con con la questione di merito o di intelligenza per la politica e il potere che essa continua a procurare ai nostri dipendenti tramite le varie forme del sue agire nella distribuzione di ricchezza sottratta ai cittadini.

Preoccupa che pochi siano disposti a farsi da parte. E preocupa Veltroni che è dovuto essere messo alle strette da Di Pietro per accontentare le richieste di grillo e del suo popolo, + o -, riguardo legislature e precedenti.

Bravo Di Pietro e un bravo al timido Veltroni, mentre boccio senza appelli il conterraneo de Mita. Speriamo che l'allegra briga saprà osare quando sarà il momento.

Asta la magnana eramnos.

domenica 10 febbraio 2008

Staccare la spina


Oggi sul sole 24 ore è comparso un articolo che ha richiamato la mia attenzione, vista la fama di tale quotidiano come ossequioso organo di stampa al servizio dei nostri piccoli imprenditori e dei loro spropositati centri di potere. L'articolo raccontava con occhio sbalordito l'assorbimento di corrente che i pc hanno anche quando non sono accesi, ritenendo ciò dovuto ad una parte della scheda madre lasciata sempre attiva per rispondere alle richieste di accensione in modo immediato. Il consumo è stimato intorno i 3 watt eccetto per alcuni casi particolari. Il grande quotidiano non precisa però a quale unità temporale si riferisce tale dato,tendendo a stigmazzare sul costo esiguo che ogniuno di noi sopporta per watt di circa 1,40 €. Non si capisce perchè tale prezzo venga accompagnato dalla dicitura per ogni watt acceso. Forse quel buontempone di Gianfranco Giardina voleva dire consumato. Poi chiarisce che tale stima potrebbe essere ottimistica perchè effettuata su macchine nuove o quasi, e quindi non è un campione attendibile della realtà ove ancora coesistono nuove tecnologie con le vecchie, di sicuro meno ergonomiche.

Il nostro grande giornalista poi rivela tutto il suo cinismo quando facendo qualche conticino giunge perfino a dire che nel complesso la situazione diventa spaventosa dando appena 2 cifre come la nostra spesa totale per 30-40 megawatt consumati ma non utilizzati effettivamente attestatasi su i 60 milioni di €. Chiude lanciandoci la sua ricetta della felicità , individuando nelle ciabatte l'unica fonte che è in grado di proteggerci da questo astioso fenomeno.

Da parte mia a lui va tutta la mia stima per aver trattato un tema che di solito viene lasciato stare perchè troppo scomodo. Però non posso fare a meno di ammonirlo per la sua breve quanto inutile trattazione. Tale fenomeno di assorbimento energetico caro il mio Gianfranco Giardina non è solo del pc ma di tutte quelle tecnologie, che venduteci come frutto della ricerca e quindi all'avanguardia in tutte le tipologie che la interessano, utilizzano una funzionalità morta come lo stand-by. Forse lei non ha colto il motivo per cui questo tema andava non solo scritto ma gridato. Sicuramente alle sue tasche, quel poco (1,40€/watt) in più potrà sembrare il prezzo dovuto alla pigrizzia, per avere il comando di tutto dal telecomando senza mai doversi scomodare, e di sicuro non peseranno sulla busta paga.

Le voglio solo far notare che noi paghiamo , bruciamo energia, inquiniamo, aumentiamo la domanda petrolifero e quindi il prezzo, o comunque in alternativa il rischio nucleare, per dar energia a televisori, campanelli, videoregistratori, lettori dvd, e quantaltro spenti. Ci segnalano la loro inattività con una lucina che rappresentano quattro watt. Nel suo articolo ha dimenticato di dire che tale consumo è giornaliero. Quando capiremo che le tecnologie come lo stand-by sono tecnologie morte cose antiche inizieremo per non aver più bisogno di tutto quel petrolio e di tutte quelle centrali nucleari che contribuiscono alla produzione di energia nel mondo e inevitabilmente alla sua distruzione. Scusi la deriva ecologista che non ha contagiato il suo articolo già viralmente colpito dalla deriva economica che più si addice alla sua schiera di padroni che dirigono questi giornaletti.

Questo concetto e dal gergo definito come efficienza energetica è l'unica vera strada energetica da imboccare e su cui investire. Se lei pensa che noi non sappiamo fare le case, le nostre case consumano 36 q gasolio a mq annuo, a differenza di quelle tedesche, vista la continua ricorrenzza a prendere esempi vicino a noi tipica dell'italiano, che hanno come requisito di costruibilità una quota di gasolio non superiori i 6 qt a mq annuo. Per non parlare del comune di Bolzano sempre Italia che assegna un marchio di qualità e di certificazione (A++) come quello dei frigoriferi, alle case costruite con concetti innovativi volti al risparmio e al recupero di energia, un valore pari al 30% superirore di quello delle stesse abitazione costruite con il criterio classico, in modo da reintegrare anche il maggior costo che si è sostenuto e tali tecnologia comportano.

Prima di concludere vorrei dilungarmi solo un attimo nell'esplicitare un piccolo esempio: immaginate se tutti coloro che in Europa possegono un televisore lo spegnesse per il periodo non utilizzato, considerato che all'incirca i televisori saranno 250.000 per 4 watt il loro condumo in stand-by il loro consumo totale sarà di 1.000.000 di watt al giorno, quanto produce una centrale nucleare in un giorno di attività. Allorà secondo me qui dobbiamo resettare un attimo, viviamo in un incantisimo. Da più fronti ci sentiamo dire che bisogna creare nuove centrali nuovi riclassificatori per sfamare il nostro fabbisogno energetico sempre crescente. Sento puzza di interessi particolari. Non si spiegherebbero, allora perchè continuare a produrre energia per alimentare cose spente.

La saluto complimentandole con lei per l'ottima scopiazzata dal sito dell'AFDigitale, e con la stessa maestria non ne aver riportato al posto di quel pc il risultato più interessante della ricerca, le tabelle di confronto tra varie marche e i loro rispettivi costi da spento e a stand-by. Mi complimento anche con la brillante soluzione concordata con l'autore originario del pezzo la ciabatta, davvero brillante se non fosse che la ciabbatta a comunque un suo assorbimento di solito segnalato con un led integrato nell'interrutore che ne permette lo spegnimento ma che non spegne il led, l'unico modo , segua il mio consiglio è staccare la spina.

sabato 2 febbraio 2008

I veri comunisti dell'informaione



Fra pochi mesi per l'esatezza il 25 aprile, data simbolica della liberazione, il guru del'antipolitica,avete capito di chi sto parlando, celebrerà il suo secondo vaffanculo day.
Questa volta, dopo aver proposto una legge popolare che tentasse di eliminare i condannati, i politici di professione e che ridonasse la preferenza diretta oggi spesso invocata nei vari dibattiti sulla legge elettorale, il suo obbiettivo saranno i finanziamenti che copiosi fiocchiano come in un grigia giornata d'inverno ogni anno su chiunque faccia i giornali, gli editori & C..

Le cifre che nel prosequio andremo elencare sono tutte verificabili e riscontrabili, purtroppo anche leggittimate dalle leggi che i loro padroni e beneffatori i nostri dipendenti se non che politici che con le loro porchate hanno dato vita a fiumi di euro che entrano nelle tasce della maggioranza degli editori e che comprensibilmente diventano li rendono succubi della politica.

Ecco la ricomparsa dei comunisti quelli veri però, quelli che finanziano le loro imprese mastodontiche con i soldi dello stato e ciòè i nostri. Viva l'informazione povera ma libera, viva l'abolizione dell'ordine dei giornalisti. Sul secondo punto vi inviterei alla riflessione si può iscrivere in un ordine chi racconta la realta? E allora ne dovremmo essere di diritto tutti iscritti, e come fare l'albo dei poeti. Asta la magnana Ermano.

domenica 20 gennaio 2008

Solidali con i processati e rispetto per i magistrati.


E' davvero ineccepibile la situazione che ormai negli ultimi anni si presenta a nostri occhi, quasi come un rituale che si ripete ogni qual volta che un qualunque personaggio della cosi detta casta o ad essa collegata, viene coinvolto a vario titolo da qualche magistrato in alcune inchieste, con una rapidità quasi agghiacciante parte il treno della soledarietà carico di strette di mano e paroloni carichi si saliva che i membri di tali circoli si rimbalzano a vicenda, sempre pronti a schierarsi dalla parte del povero cittadino (POLITICO O SIMILE) che è vittima di un procedimento ingiusto e quindi di un chiaro accanimento giudiziario.


Questa casta sempre più spesso ci ha abiutuato con il solito cinismo a un paradosso, quello della certezza della pena e dell'indipendenza del potere della magistratura strillato a gran voce da tutti che però nei fatti vede il mgistrato che deve ancora chiedere il permesso alla politica per indigare sulla "politica". I mezzi di informazione non fanno altro che essere una cassa di risonanza per le parole di solidarità sociale o comunque essa venga manifestata della casta, e il loro ruolo lo eseguono con addomesticata maestria.

E così oggi in Italia possiamo dire di esserci riscoperti Solidati con i processati. Chiariamoci non è che io sia un giustizialista, ne trovo niente di male ad essere solidali con si ritiene che sia innocente, ma credo che farlo diventare un rito al fine di screditare la magistratura sia un comportamento degno della grandezza intellettuale di chi ci governa e ci governava e di chi da sempre a loro da voce.

RISPETTO PER I MAGISTRATI

domenica 13 gennaio 2008

L'ultimo dio della campania, dio sina!



E' una domanda che più volte mi sono posto, che tuttora genera risposte sempre a carattere negativo o negativegente. Non so voi ma io non riesco ad avere un bel rapporto con questo paese, e ha stimarlo perchè sempre più di sovente le persone che lo abitano e sopratutte quelle che lo governano hanno perso interesse per esso, e lo hanno riversato solo sul loro pezzettino o sugli insipidi danari. Quindi figuriamoci un qualunque cittadino del mondo che sente parlare del nostro paese magari dalla pubblicista, o dai media o addirittura tramite internet. Si renderebbero conto che a differenza di altri paesi il nostro è di una bellezza unica, per ke opere d'arte e per il clima, per il resto gli resteranno poche parole in mente come mafia, rifiuti, crisi, e negli occhi sicuramente sostituirà il colosseo con l'immagine dei mastodontici depositi di rifiuti in campania.Bee a noi italiani e a me campano non resta altro che pregare nell'unico dio che in campania sono 20 anni che ci protegge, e che rafforzerà sempre di più la sua presenza sul territorio con la costruzione dei vari inceneritori, a breve solo quello di Acerra.
Non capite? sto parlando del dio della munnezza incendiata Dio ssina