domenica 10 febbraio 2008

Staccare la spina


Oggi sul sole 24 ore è comparso un articolo che ha richiamato la mia attenzione, vista la fama di tale quotidiano come ossequioso organo di stampa al servizio dei nostri piccoli imprenditori e dei loro spropositati centri di potere. L'articolo raccontava con occhio sbalordito l'assorbimento di corrente che i pc hanno anche quando non sono accesi, ritenendo ciò dovuto ad una parte della scheda madre lasciata sempre attiva per rispondere alle richieste di accensione in modo immediato. Il consumo è stimato intorno i 3 watt eccetto per alcuni casi particolari. Il grande quotidiano non precisa però a quale unità temporale si riferisce tale dato,tendendo a stigmazzare sul costo esiguo che ogniuno di noi sopporta per watt di circa 1,40 €. Non si capisce perchè tale prezzo venga accompagnato dalla dicitura per ogni watt acceso. Forse quel buontempone di Gianfranco Giardina voleva dire consumato. Poi chiarisce che tale stima potrebbe essere ottimistica perchè effettuata su macchine nuove o quasi, e quindi non è un campione attendibile della realtà ove ancora coesistono nuove tecnologie con le vecchie, di sicuro meno ergonomiche.

Il nostro grande giornalista poi rivela tutto il suo cinismo quando facendo qualche conticino giunge perfino a dire che nel complesso la situazione diventa spaventosa dando appena 2 cifre come la nostra spesa totale per 30-40 megawatt consumati ma non utilizzati effettivamente attestatasi su i 60 milioni di €. Chiude lanciandoci la sua ricetta della felicità , individuando nelle ciabatte l'unica fonte che è in grado di proteggerci da questo astioso fenomeno.

Da parte mia a lui va tutta la mia stima per aver trattato un tema che di solito viene lasciato stare perchè troppo scomodo. Però non posso fare a meno di ammonirlo per la sua breve quanto inutile trattazione. Tale fenomeno di assorbimento energetico caro il mio Gianfranco Giardina non è solo del pc ma di tutte quelle tecnologie, che venduteci come frutto della ricerca e quindi all'avanguardia in tutte le tipologie che la interessano, utilizzano una funzionalità morta come lo stand-by. Forse lei non ha colto il motivo per cui questo tema andava non solo scritto ma gridato. Sicuramente alle sue tasche, quel poco (1,40€/watt) in più potrà sembrare il prezzo dovuto alla pigrizzia, per avere il comando di tutto dal telecomando senza mai doversi scomodare, e di sicuro non peseranno sulla busta paga.

Le voglio solo far notare che noi paghiamo , bruciamo energia, inquiniamo, aumentiamo la domanda petrolifero e quindi il prezzo, o comunque in alternativa il rischio nucleare, per dar energia a televisori, campanelli, videoregistratori, lettori dvd, e quantaltro spenti. Ci segnalano la loro inattività con una lucina che rappresentano quattro watt. Nel suo articolo ha dimenticato di dire che tale consumo è giornaliero. Quando capiremo che le tecnologie come lo stand-by sono tecnologie morte cose antiche inizieremo per non aver più bisogno di tutto quel petrolio e di tutte quelle centrali nucleari che contribuiscono alla produzione di energia nel mondo e inevitabilmente alla sua distruzione. Scusi la deriva ecologista che non ha contagiato il suo articolo già viralmente colpito dalla deriva economica che più si addice alla sua schiera di padroni che dirigono questi giornaletti.

Questo concetto e dal gergo definito come efficienza energetica è l'unica vera strada energetica da imboccare e su cui investire. Se lei pensa che noi non sappiamo fare le case, le nostre case consumano 36 q gasolio a mq annuo, a differenza di quelle tedesche, vista la continua ricorrenzza a prendere esempi vicino a noi tipica dell'italiano, che hanno come requisito di costruibilità una quota di gasolio non superiori i 6 qt a mq annuo. Per non parlare del comune di Bolzano sempre Italia che assegna un marchio di qualità e di certificazione (A++) come quello dei frigoriferi, alle case costruite con concetti innovativi volti al risparmio e al recupero di energia, un valore pari al 30% superirore di quello delle stesse abitazione costruite con il criterio classico, in modo da reintegrare anche il maggior costo che si è sostenuto e tali tecnologia comportano.

Prima di concludere vorrei dilungarmi solo un attimo nell'esplicitare un piccolo esempio: immaginate se tutti coloro che in Europa possegono un televisore lo spegnesse per il periodo non utilizzato, considerato che all'incirca i televisori saranno 250.000 per 4 watt il loro condumo in stand-by il loro consumo totale sarà di 1.000.000 di watt al giorno, quanto produce una centrale nucleare in un giorno di attività. Allorà secondo me qui dobbiamo resettare un attimo, viviamo in un incantisimo. Da più fronti ci sentiamo dire che bisogna creare nuove centrali nuovi riclassificatori per sfamare il nostro fabbisogno energetico sempre crescente. Sento puzza di interessi particolari. Non si spiegherebbero, allora perchè continuare a produrre energia per alimentare cose spente.

La saluto complimentandole con lei per l'ottima scopiazzata dal sito dell'AFDigitale, e con la stessa maestria non ne aver riportato al posto di quel pc il risultato più interessante della ricerca, le tabelle di confronto tra varie marche e i loro rispettivi costi da spento e a stand-by. Mi complimento anche con la brillante soluzione concordata con l'autore originario del pezzo la ciabatta, davvero brillante se non fosse che la ciabbatta a comunque un suo assorbimento di solito segnalato con un led integrato nell'interrutore che ne permette lo spegnimento ma che non spegne il led, l'unico modo , segua il mio consiglio è staccare la spina.