sabato 2 febbraio 2008

I veri comunisti dell'informaione



Fra pochi mesi per l'esatezza il 25 aprile, data simbolica della liberazione, il guru del'antipolitica,avete capito di chi sto parlando, celebrerà il suo secondo vaffanculo day.
Questa volta, dopo aver proposto una legge popolare che tentasse di eliminare i condannati, i politici di professione e che ridonasse la preferenza diretta oggi spesso invocata nei vari dibattiti sulla legge elettorale, il suo obbiettivo saranno i finanziamenti che copiosi fiocchiano come in un grigia giornata d'inverno ogni anno su chiunque faccia i giornali, gli editori & C..

Le cifre che nel prosequio andremo elencare sono tutte verificabili e riscontrabili, purtroppo anche leggittimate dalle leggi che i loro padroni e beneffatori i nostri dipendenti se non che politici che con le loro porchate hanno dato vita a fiumi di euro che entrano nelle tasce della maggioranza degli editori e che comprensibilmente diventano li rendono succubi della politica.

Ecco la ricomparsa dei comunisti quelli veri però, quelli che finanziano le loro imprese mastodontiche con i soldi dello stato e ciòè i nostri. Viva l'informazione povera ma libera, viva l'abolizione dell'ordine dei giornalisti. Sul secondo punto vi inviterei alla riflessione si può iscrivere in un ordine chi racconta la realta? E allora ne dovremmo essere di diritto tutti iscritti, e come fare l'albo dei poeti. Asta la magnana Ermano.