Negli ultimi giorno la stampa e i media hanno concentrato la loro attenzione sulla vicenda che vede protagonista il giovanotto rampante Ciriaco De Mita. Il mio riferimento è di parte visto che sia conterranei ambe e due irpini. E nei paesini dove io vivo qualche vecchietto lo ricorda come un uomo giusto che della politica clientelare e particolarista ha fatto una bandiera.
Tanto da oggi poter contare un numero indiscriminato di voti un quella piccola zona territoriale del meridione dimentico dallo stato(in tali circostanze la lettera piccola è doverosa. Cmq il giovanotto di Nusco ha ancora voglia di battersi e di regalare all'Italia ancora qualche legislatura all'attivo, si vede che non gli son bastate le oltre 12 che già ha disputato saltandone 2 da quanto siamo reppublicani.
Aldilà della carriera che avuto va evidenziato il raccappriciante amore che questa gente maschera con con la questione di merito o di intelligenza per la politica e il potere che essa continua a procurare ai nostri dipendenti tramite le varie forme del sue agire nella distribuzione di ricchezza sottratta ai cittadini.
Preoccupa che pochi siano disposti a farsi da parte. E preocupa Veltroni che è dovuto essere messo alle strette da Di Pietro per accontentare le richieste di grillo e del suo popolo, + o -, riguardo legislature e precedenti.
Bravo Di Pietro e un bravo al timido Veltroni, mentre boccio senza appelli il conterraneo de Mita. Speriamo che l'allegra briga saprà osare quando sarà il momento.
Asta la magnana eramnos.
venerdì 22 febbraio 2008
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